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Perché tanti genitori di figli adolescenti hanno la sensazione di essere saliti su un ottovolante impazzito, spettatori impotenti di malumori e improvvisi scoppi di rabbia alternati a momenti di incontenibile espansività ed euforia? Perché, dopo averli cresciuti con amorevoli cure e in base a saldi principi educativi, si ritrovano in casa quindicenni dai capelli multicolori, che passerebbero tutta la notte davanti al computer e a scuola cominciano a dare più di un problema? Cosa accade nella testa dei nostri ragazzi? A tali domande, e a quesiti ancor più angosciosi sul rapporto dei giovani con l'alcol, la droga o addirittura il crimine, la neurologa Frances Jensen risponde proponendo una visione rivoluzionaria del cervello "adolescente". Per molto tempo, infatti, si è ritenuto che lo sviluppo del cervello umano fosse pressoché compiuto con il raggiungimento della pubertà e che, nell'adolescenza, fosse a tutti gli effetti un organo maturo, sia pur privo di esperienza di vita. Nell'ultimo decennio, invece, la neurofisiologia e le neuroscienze hanno scoperto che durante l'adolescenza il cervello attraversa alcuni stadi determinanti del suo processo evolutivo, che ne rendono le funzioni diverse da quelle del cervello adulto.